Non essere cattivo è un film. L'ho visto con mia sorella a Bari al cinema Splendor qualche giorno fa. Il cinema fa parte di quella catena di circuiti d'autore che a livello nazionale sostengono le storie di qualità: quelle che fai più fatica a vedere perchè il loro linguaggio richiede maggiore attenzione da parte tua. E anche una partecipazione con maggiore senso di responsabilità. Non sei cioè solo occhio ma anche orecchio. E dunque lingua: parola.
Il film è intensissimo. Ti fa stare male per tutto il tempo perchè non riesci a starne fuori da quelle vite che sono tutt'altro che la tua; eppure sono la tua. Sono le vite in cui sei immerso tutto il giorno e tutti i giorni. E se non soffoco è solo perchè ho imparato a non pensarci. Non pensarci mai. Un crimine se ci penso! Perchè questa vita e questo mondo è (anche) mio. Oltre che il tuo e il suo. Il disagio la pena stanno pure in un'altra ineludibile constatazione. Che violenza e tenerezza sono tutt'uno. Che cosa? sì; tutt'uno. Che non puoi limitarti alla tenerezza perchè quella senza la violenza non esisterebbe. A meno; a meno di non educarla. E cioè che ti metti e insegni alla violenza le buone maniere. Questo insegnamento non si fa dall'esterno ma dall'interno. Dentro una relazione d'amore. Questa trasmutazione del metallo in oro avviene solo in alcune condizioni. Che ci sia una forte motivazione al cambiamento (l'immensa paura di perdere la propria vita) e al contempo -contemporaneamente- a quella determinazione un eguale e profondo cambiamento nelle proprie condizioni di vita: un lavoro o un amore o tutte e due le cose. Qualcosa o/e qualcuno che spazza via la forma precedente: a cui gli dai il permesso di spazzare via.
Gli attori di questo film, i due protagonisti maschili, sono bravissimi; in particolare quello che interpreta il cattivissimo/tenerissimo; Cesare nel film (credo). Una bestia feroce di attore. Ti fa avvicinare a sè tantissimo. Tanto che poi hai la sensazione di conoscerlo da tempo e ti manca non incontrarlo più. Tuttavia basta uscire di casa. Basta prestare attenzione e Cesare ce l'hai di nuovo davanti a te. Io cosa posso fare per te? Oltre che scrivere alle mie amiche di andare a vedere il film, ma non ti cambia la vita, cosa posso fare? Raccontare che il mondo non è come sembra e siamo educati a vedere; il male da una parte e il bene dall'altra. Ma essi abitano tutti e due allo stesso indirizzo e per conoscerli devi solo avere il coraggio di guardarti allo specchio la mattina.
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