Sono giovani. E già questo mette i brividi. Una dozzina ieri sera. Un solo giovanotto fra loro. Divertito; sereno, come loro. Tutti diversi i volti le figure; i corpi. Le voci. Eppure qualcosa li univa rendendoli uno. L'esperienza di essere coro. Sono gli Juvenes Cantores. Per puro caso ieri sera li ho ascoltati durante un concerto organizzato dalla Camerata. Un'ora e mezza divisa in due. La prima, Bellezza; la seconda, Felicità. Un lombrico che canta con la testa un pò lontano, ma poco,dal corpo. E' il maestro Luigi. Li segue da quando sono piccoli. E saranno passati almeno dieci anni abbondanti. Da allora crescono insieme uniti dalla passione per i Brividi. Quelli che suscitano a iosa i canti quando sono cantati insieme e insieme in modo prodigioso. Cercando di erigere muri e muri, palazzi spazi chiese piazze, una città intera con una materia così a portata di mano così raggiungibile così intima e così vicina e così generosa, come solo la nostra voce sa essere, anzi, è. Luigi Leo il loro maestro è certo un tipo in gamba se ha messo a disposizioni i suoi talenti i suoi saperi la sua passione per farne materia di contagio tanti anni fa. E' stato felice, illuminato, nel decidere di spendere i suoi talenti piantandoli nella vita di bambine e bambini. Oggi sono giovani adulti. E si vede che in questi anni sono cresciuti insieme. Tutti. Anche il maestro e forse soprattutto lui, insieme con loro. Il loro repertorio ieri sera era diviso in due. La prima parte, antica. Tutto latino. Tutto sacro. Secoli di storia azzerati in un battibaleno. Magie del teatro, anche se ieri li ho ascoltati in una sala di albergo. Dettagli. La seconda parte invece, il mondo e la canzone contemporanea. Wow: che meraviglia! Hanno cantato in inglese spagnolo e anche balbettando; eh sì, hanno cantato una splendida Pink Panter, la pantera rosa: dadandadandadandadandadan. Brividi su brividi. I loro di sicuro, perchè il loro piacere arrivava prima della loro voce, e il mio pure che sennò non starei qui a scrivere stamattina: NON PERDETELI! Stasera so che sono a Melissano, ospiti di non so che associazione musicale e se per caso un giorno dovessero capitare nella vostra città, ANDATECI; fatevi contagiare! Sono malattie omeopatiche; malattie che guariscono da una terribile infermità. L'atrofia dell'anima. Anzi, il suo mutismo.Conseguenza solo secondaria di un danno più lontano nel tempo: la sua sordità. Una offesa solo subita.
Baci sonori.
Teresa
sabato 23 maggio 2015
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