Il Parco Regionale delle Gravine, in provincia di Taranto, rischia di scomparire a causa delle domande di esclusione che vi pervengono da imprese, famiglie di proprietari, comuni. Io come cittadina interessata al bene pubblico chiedo che questa riserva di bellezza e di diversità: faunistica floreale e etnologica, venga preservata e funzioni come modello a questa generazione e alla prossima di una forma di sviluppo e di turismo fondata sulla cultura. L'unica forma adesso, oggi, in grado di sopravvivere alle intemperie della crisi economica e l'unica in grado di dare forma operativa e creativa a una parola essenziale rimasta orfana, dalla cui vita però dipende quella dei miei figli e di questa roccia nello spazio di nome terra: la speranza.
grazie a nome del futuro.
Teresa Ciulli
questo il testo della mail che ho inviato poco fa all'onorevole Nichi Vendola ma anche all'assessore all'ambiente regionale e al presidente della provincia di Taranto (m.losappio@regione.puglia.it ; presidente.giunta@provincia.ta.it). Ho giocato questo pezzo piccolo di democrazia che anche adesso anche in questa ora della notte puoi, possiamo giocarci. Sono idealista sì, certamente. Ma non mi voglio tirare indietro, troppe volte è accaduto, con la scusa che niente cambia. Io su di me qualcosa posso. Per esempio prendere la parola come si prende un fiore da un campo. Perchè della sua bellezza della sua verità elementare, ho bisogno.
Per chi vuol saperne di più del Parco regionale e degli interessi in gioco faccia riferimento al comitatoxtaranto@yahoogroups.com
p.s. mi accorgo adesso che solo la mail al presidente della provincia di Taranto è giunta. Le altre no, il server le ha rifiutate. Domattina spedisco una cartolina da Lecce in Regione. Una volta che hai preso la parola la devi consegnare......Lungomare Nazario Sauro 33, Bari 70121!
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